dynagest

Nuove linee guida Certificati bianchi

Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le Nuove linee guida Certificati Bianchi (Linee guida al DM 17.01.2017 del Ministero dello Sviluppo Economico).

Le principali novità sono le seguenti:

 SPARISCE IL TAU; si usano solo le TEP.

Questa frase è un po’ criptica e per addetti ai lavori. Vediamo cosa significa.

In passato veniva riconosciuta una maggiorazione dei risparmi conseguiti che teneva in considerazione la differenza fra la vita utile reale di un intervento di efficienza energetica e il periodo di rilascio dei certificati bianchi.

Ad esempio: un intervento di sostituzione di lampade con lampade LED, generava risparmi energetici che presumibilmente sarebbero durati 10 anni.

Il rilascio dei certificati bianchi per questo intervento era previsto per 5 anni.

Il coefficiente moltiplicativo tau aumentava i risparmi considerati nei primi 5 anni in modo da conteggiare i risparmi generati durante tutta la vita tecnica dell’investimento.

Da oggi in poi invece ogni investimento produrrà i certificati bianchi per tutta la durata della vita utile dell’investimento stesso, ma senza alcun coefficiente moltiplicativo.

In altre parole con queste linee guida Certificati Bianchi vengono erogati meno certificati bianchi e in un tempo più lungo.

Ad esempio nel caso dei LED sopra citato, l’incentivo viene riconosciuto per 7 anni, ma guardate come cambia un conto economico che confronta i costi di misurare i risparmi con i benefici dei certificati bianchi erogati….

Si passa da un tempo di ritorno di investimento di circa 3,5 anni…

a un tempo di ritorno di investimento superiore a 5 anni !


NECESSARI 12 mesi di monitoraggio PRIMA di fare l’intervento

Anche questa è una modifica prevista dalle nuove linee guida Certificati Bianchi estremamente negativa e piuttosto scollegata dalla realtà.

E’ abbastanza improbabile infatti che un’azienda decida di monitorare un sistema per un anno prima di effettuare un intervento Di solito i tempi sono molto più ristretti, almeno nelle PMI.

Legittimo è invece il concetto secondo il quale per potere oggettivare un risparmio è opportuno avere delle condizioni di riferimento chiare e definite rispetto alle quali potere oggettivamente dire di avere realizzato un effettivo risparmio.

E’ anche valido il concetto secondo il quale i risparmi vanno normalizzati rispetto a variabili influenzanti esterne all’azione di miglioramento dell’efficienza energetica (cioè all’investimento fatto).

Il Decreto a onor del vero ipotizza la possibilità di abbreviare il periodo di monitoraggio pre intervento, sottoponendo l’ipotesi all’esame del GSE ….

Tra approvazione pratica ed effettuazione intervento max 12 mesi

Anche in questo caso assistiamo ad un elemento peggiorativo rispetto al passato, quando gli interventi potevano essere svolti fino a 24 mesi dopo l’approvazione della pratica da parte del GSE.

Però sono stati portati da 60 a 90 giorni i tempi che il GSE si prende per l’approvazione della pratica, sempre che non vengano richieste integrazioni.

In questo caso i tempi con le nuove linee guida Certificati Bianchi si allungano ulteriormente e si può arrivare a circa 9 mesi perchè la pratica trovi una risposta finale.

NO RVC inferiori a 12 mesi (solo per grandi progetti)

Evidentemente le facilitazioni finora fornite ai grandi nomi dell’industria italiana non sono state considerate sufficienti.

Per cui si è ritenuto di escludere i grandi progetti da questa modifica.

Le modifica in sè non è particolarmente preoccupante in quanto mediamente i progetti presentati finora già considerano come standard il valore di 12 mesi come tempistica adeguata per potere procedere alla richiesta di certificazione dei risparmi conseguiti.

 Un paio di cose buone delle linee guida Certificati Bianchi…

A scrivere questo paragrafo si fa abbastanza presto.

La dimensione minima dei progetti a consuntivo è stata portata a 10 tep all’anno,

per cui potenzialmente si sarebbe allargato il bacino dei potenziali utenti del sistema di incentivazione….

se non ci fossero stati tutte le modifiche precedenti.

Sono stati inseriti ufficialmente tra i possibili progetti di intervento incentivabili anche:

  • i sistemi di segnalazione e gestione efficienti
  • i sistemi di analisi dei dati sui consumi di singoli impianti, utenze, veicoli

In conclusione..

Il giudizio sulle nuove linee guida Certificati Bianchi non può che essere negativo.

Occorrerà vedere nei prossimi mesi come il GSE applicherà le nuove linee guida e quali spiragli ci saranno.

Sicuramente qualche opzione interessante può aprirsi soprattutto per chi in passato ha già investito nel campo dell’efficienza energetica.

Poche speranze invece per le PMI.

Se vuoi approfondire l’argomento o farci qualche domanda, scrivici.

Categorie

Ultimi inserimenti