dynagest

International Safety Auditor

In questo articolo parleremo di audit sicurezza svolti al di fuori del nostro paese.

Durante lo scorso giugno, mi è capitata una grande opportunità professionale che ho accolto con piacere.

Da circa due anni seguo la sede italiana di una grande multinazionale america.

Per questa azienda gestisco direttamente sia la sicurezza sul lavoro, che l’ambiente che la qualità (ISO 9001)

La casa madre americana mi ha dunque incaricato di svolgere degli audit sicurezza, nei vari stabilimenti del gruppo situati sia in europa che nel resto del mondo.

Inutile sottolineare che si tratta di una grandissima opportunità professionale che ho ovviamente accettato con piacere.

Il primo passaggio è stato quello di fare una sessione di training negli USA, in modo da acquisire sia le metodologie che i principali strumenti di auditing e reporting alla casa madre.

Un paio di cose mi hanno colpito e voglio condividere.

SAFETY FIRST

Non si tratta di un semplice slogan, ma di un valore massimamente condiviso, a partire dai più alti vertici aziendali.

La sicurezza sul lavoro è una regola del gioco e sulle regole del gioco non si può transigere. La base di ragionamento è che tutto quello che è obbligatorio per legge di base deve essere già presente in azienda ed è dato per acquisito.

Da questa base si parte per innestare la vision aziendale che prevede che il sistema aziendale debba spingere i manager a dimostrare la propria leadership in materia di sicurezza verso i propri collaboratori.

LEADERSHIP

La leadership vuol dire coinvolgimento, condivisione e supporto.
Leadership vuol dire parlare con le persone e capire i loro bisogni in termini si sicurezza.
Leadership vuol dire comunicazione sia dei risultati positivi che delle opportunità di miglioramento (mai parlare di “risultati negativi”).

Sicuramente qualcuno starà pensando al classico “sì, ma noi siamo diversi”, “sì, ma da noi non funziona”.
Pazienza, vada pure avanti come crede. Non vale la pena perderci tempo.

Il dato di fatto è che il sistema funziona, tanto da avere portato l’azienda per la quale opero ad avere un riscontro dal 94% dei lavoratori, che è convinto che la sicurezza in azienda sia un obiettivo primario sul quale il management è focalizzato e impegnato quotidianamente.

Altra obiezione tipica è il classico “sì, ma noi abbiamo da lavorare…”, come se chi lavora in sicurezza (e sulla sicurezza) in realtà non lavori ma rubi lo stipendio.

Quello che molti imprenditori hanno già capito perfettamente è che non fare sicurezza costa e costa molto di più che farla in modo serio.

IL VERO OBIETTIVO

A parte i costi sociali, un infortunio per un’azienda che sa fare i conti costa parecchio, sia in termini di assicurazioni ed avvocati, che in termini di mancata produzione, che in termini di costi di ricerca e formazione di personale sostitutivo, che in termini di mancata qualità.

Ecco quindi la vera finalità dell’audit sicurezza.

Non un mero controllo della conformità legislativa, ma un vero e proprio coaching per aiutare il management aziendale a sviluppare la leadership ed il coinvolgimento degli operatori nelle attività legate alla sicurezza.

E’ questa la vera chiave di volta per rendere le aziende efficienti anche sotto il profilo della sicurezza del lavoro.

 

Categorie

Ultimi inserimenti